11 Gennaio 2016 13:00 – L’Huffington Post
In tutte le serie televisive che parlano del mondo medico, da Er a Dottor House, almeno in una puntata è stato affrontato il tema della prescrizione medica sbagliata che, nella finzione, rischia di mandare al creatore il malcapitato paziente. Evenienza tutt’altro che fantasiosa se è vero che da alcuni studi americani, in particolare uno che ha preso in esame 116 nosocomi, è emerso che almeno il 5% dei pazienti ospedalieri riceva una prescrizione sbagliata nel principio attivo o nella dose. La gestione dei farmaci, dalla prescrizione alla somministrazione al malato è uno dei processi più critici dell’attività assistenziale. Al Policlinico di Catania ad esempio una analisi delle segnalazioni di eventi avversi e mancati incidenti ha evidenziato che nel 42% dei casi si trattava di questioni legate proprio alla gestione dei farmaci.
E a seguito dell’indagine la struttura ha messo a punto un valido documento per migliorare la performance e prevenire gli errori. I rischi si annidano ovunque, dalla prescrizione sbagliata, alla scelta errata della dose o della via di somministrazione, ma può interessare anche interazione pericolose tra farmaci diversi, allergie del paziente e sbagli più grossolani ma comuni come l’errore di lettura di una prescrizione illeggibile. Errori di dosaggio? Basta spostare una virgola da 0,05 a 0,5 o scambiare i millilitri per i milligrammi per mandare il malcapitato all’altro mondo. Il tutto nonostante l’elevato livello di professionalità e attenzione degli operatori sanitari che possono però operare in condizioni di emergenza e ad esempio ricevere prescrizioni verbali o telefoniche. E che dire dei farmaci LASA? Acronimo che significa
Look Alike/Sound Alike, sono farmaci confondibili tra loro per somiglianza o per assonanza. Si definiscono “look alike”, le confezioni dei farmaci visivamente molto simili, e “sound alike” quelli con denominazioni foneticamente simili. Nomi che si scrivono e/o si pronunciano in modo simile, confezioni simili nelle dimensioni, forma, colore, indicazione del dosaggio e disposizione dei caratteri, possono indurre in errore durante tutte le fasi della gestione del farmaco sia in ospedale che sul territorio (in questo caso, ad esempio, negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia), nelle Farmacie di comunità, nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) o presso il domicilio del paziente. Da qualche mese però un team di giovani imprenditori italiani ha messo a punto un software che abbatte l’errore terapeutico e riduce gli sprechi di farmaci e presidi nelle aziende sanitarie.
Si chiama Farmosa ed è uno strumento gestionale che segue e traccia la vita del farmaco da quando esce dall’azienda farmaceutica a quando arriva al letto del paziente. Se il medico prescrive il farmaco sbagliato, la via di somministrazione o la dose errata, Farmosa rileva eventuali interazioni negative tra farmaci prescritti del paziente e avvisa il medico in tempo reale. La prescrizione viene recepita in modo errato a causa di una errata trascrizione o lettura sul foglio di terapia e si configura un “errore di comunicazione?”. Il software ha digitalizzato la scheda di terapia ed evita errori di interpretazione. L’informazione è immediatamente disponibile in maniera chiara ed esaustiva. Ma soprattutto previene gli errori di somministrazione, in quanto traccia e certifica le somministrazioni ad opera del personale di reparto. L’infermiere certifica ogni operazione sul paziente. La somministrazione del farmaco viene effettuata al paziente sbagliato? Impossibile, Farmosa fornisce dati chiari per l’individuazione del paziente. L’infermiere certifica l’avvenuta somministrazione sul soggetto indicato dal software caricato sullo smartphone, sul tablet o sul pc del medico. Importante anche la funzione di “incident reporting” in cui Farmosa comunica al medico eventuali errori di terapia, complicanze o reazione avverse del paziente perché integra un sistema di allerta che avverte il medico in tempo reale e gli fornisce un feedback sul paziente. Farmosa è un software per aziende sanitarie che digitalizza il monitoraggio dei consumi di farmaci nei reparti ospedalieri ed elimina i rischi di errore farmacologico nella somministrazione delle terapie al paziente. Determina 4 vantaggi importanti e tutt’altro che trascurabili: risparmio di tempo per il personale (fino a 380/h l’anno per singolo reparto), risparmio negli acquisti di farmaci sino al 10% perché monitora in maniera dettagliata il loro consumo, abbattimento del rischio di errore farmacologico nella somministrazione delle terapie ai pazienti e tracciabilità di tutti i processi interni al reparto, con una diminuzione del contenzioso medico legale. Attualmente il nuovo software di controllo di gestione automatizzato. È in sperimentazione presso gli ospedali CRT di Montevarchi e San Giovanni Battista di Roma