
Non solo estetica: chirurgia del naso, il 25% migliora la respirazione e salute cuore
Che i risultati di un intervento di chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva facciano bene aumentino l’autostima, la sicurezza e il benessere psicologico è cosa nota. Ed ha effetti anche sulla vita relazionale, sociale e lavorativa, una ricerca apparsa su Applied Financials Economics nel 2012 rivelava che agenti immobiliari più attraenti erano in grado di vendere le proprietà ad un prezzo superiore rispetto ai colleghi meno attraenti, mentre altre ricerche hanno svelato che agli studenti di bell’aspetto vengono dati voti mediamente più alti. Che ci piaccia o meno anche la scienza ha confermato che l’aspetto esteriore tocca praticamente ogni ambito dell’esistenza umana e che un aspetto piacevole funzioni alla stregua di un ‘bonus. Si riflette meno spesso a quanto correggere un inestetismo possa migliorare la salute.
Pensiamo ad esempio alla rinoplastica, il quinto intervento di chirurgia plastica nella classifica italiana con circa 30mila interventi l’anno (27mila nel 2014, dati Aicpe). “Nel 25% dei casi l’intervento prevede anche una settoplastica che migliora la respirazione, diminuisce le infezioni delle vie aeree superiori dovute alla respirazione con la bocca che non ‘riscalda’ l’aria come avviene con la respirazione effettuata col naso” spiega il dottor Marco Moraci, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica e Ricercatore all’Università di Napoli. Le rinoplastiche che prevedono aspetti ‘funzionali’ migliorano inoltre la respirazione, l’ossigenazione generale e dei tessuti, la qualità del sonno con una diminuzione significativa degli episodi di russamento e apnee che nei casi più seri possono rappresentare un fattore di rischio per la salute del cuore”.