
50 sfumature di etero
Mentre scrivevo questo articolo, a Roma veniva ucciso Luca Varani. All’inizio non era chiara la dinamica degli eventi e il movente ma giorno dopo giorno i media diffondevano i dettagli della serata finita con la morte del ragazzo. Due ragazzi che non si definiscono gay ma che hanno rapporti tra loro e che abusano di alcol, droga e dio sa cosa altro, una serata in cui cercano emozioni particolari e decidono di coinvolgere una terza persona. Foffo che nega la sua omosessualità ma accetta di avere rapporti con il complice dell’omicidio se lui è vestito e truccato da donna. Giochi erotici andati male, perversioni e personalità disturbate. C’è da che far rivoltare il povero Sigmund Freud nella tomba. Una situazione irreale e assurda e tre famiglie distrutte.
Omicidio a parte, è così strano che uomini che si dichiarano etero abbiano rapporti sessuali con altri uomini? La risposta è no. Le ricerche sociologiche ci dicono che i confini della sessualità, per chi vuole, possono diventare evanescenti e labili.
Nei primi giorni dell’anno CNN ha diffuso i dati di una ricerca dei Centri per il Controllo delle Malattie (CDC) americani che rivela come la bisessualità sia in aumento: i dati parlano di una maggiore consapevolezza degli americani sul tema dell’attrazione per entrambi i sessi che li porta a definirsi come tali. I ricercatori hanno interrogato in merito oltre 9mila persone tra i 18 e i 44 anni sul tipo di esperienze sessuali che avevano avuto e sui contatti con persone dello stesso sesso. In una indagine precedente (che si riferiva al periodo 2006-2010) 1,3% delle donne e 1,9% degli uomini si dichiaravano apertamente omosessuali e il 3,9% delle donne e l’1,2% dei maschi ammetteva un orientamento verso entrambi i sessi. Dati sulla bisessualità lievitati in questa indagine che ha rivelato come il 5,5% delle donne e il 2% dei maschi si siano sentiti attratti o abbiano avuto contatti con entrambi i sessi. Le persone, spiegano gli esperti, considerano le esperienze con lo stesso uno stesso sesso un tabù perché temono di essere additati e stigmatizzati come omosessuali e in questo senso sono le donne ad essere più serene con questo aspetto della sessualità che nei maschi invece rimane un vero e proprio tabù, tanto che altre indagini hanno suggerito che il numero dei maschi omosessuali sia molto più elevato e arrivi sino al 4-6%.
Ma le sfumature della sessualità sono più ampie dei dati statistici rilevati con un sondaggio: succede infatti che durante un aperitivo con amici etero e gay riporto i dati di questa indagine e il mio amico gay mi racconta una realtà completamente diversa. Ossia che esiste uno scarto enorme tra come le persone si definiscono pubblicamente, quello che sono disposti ad ammettere anche un in un questionario anonimo e la realtà dei fatti.
Gli uomini, anche quelli insospettabili, sono attratti da esperienze omosessuali. Il mio amico, che chiamerò Max, ha involontariamente realizzato una indagine sociologica molto interessante. Da circa 6 mesi ha creato un profilo su una chat di incontri, non di quelle dedicate ad un pubblico omosessuale, ma etero. La foto è ambigua e provocante, un lato B maschile inguainato in un paio di jeans attillati. In questi sei mesi il nostro ha contattato oltre 1000 uomini, prima un approccio semplice e rilassato che ben presto si rivela per quello che è: la ricerca di un maschio etero da coinvolgere in giochi erotici in cui l’uomo è ‘oggetto’ di sesso orale e eventualmente ‘attivo’ in un rapporto completo. Gli oggetti delle attenzioni di Max sono ragazzi e uomini etero, spesso fidanzati o sposati, la proposta arriva subito: ‘ti interessa…?’, ‘cerco maschietto etero a cui fare….’ e se pensate che le sue ‘prede’ scappino terrorizzate di fronte ad un approccio così diretto vi sbagliate di grosso, la prima reazione infatti è quella di curiosità, la seconda di eccitazione, la terza.. è il coinvolgimento e spesso la cosa va a buon fine. Le chat si fanno giorno dopo giorno più intime e coinvolgenti, le domande degli etero sempre più esplicite e ‘spinte’. I ragazzi o uomini che stanno al gioco ‘virtuale’ sono circa 100 e Max ad un certo punto capisce dove può trovare terreno fertile per i suoi interessi. Un appartamento nel centro della Capitale è la cornice degli incontri. Nessuna premessa ambigua, nessun invito ‘per un caffè’ che poi può evolvere, le regole sono semplici e chiare: ci vediamo per fare sesso e divertirci. La cosa ha funzionato perfettamente con una ventina di uomini che non si definirebbero mai ‘bisessuali’ ma che accettano di incontrare un gay per ricevere prestazioni erotiche e avere rapporti sessuali.
Emergono quindi diversi aspetti, ma il primo è che la sessualità umana è sfaccettata e variegata, difficilmente imbrigliabile in un modello di comportamento. Ci sono allora gay che non cercano partner omosessuali ma sono più intrigati all’idea di coinvolgere soggetti all’apparenza insospettabili che però sono trainati dalla curiosità e si pongono in maniera aperta rispetto ad esperienze nuove. Potremmo dire che si tratta di omosessuali ‘latenti’? Per questi maschi sarà l’unica esperienza nel nome della trasgressione o l’inizio di una ‘carriera’ di incontri? Ma è altrettanto interessante esplorare i comportamenti sessuali dei gay che in questo caso esulano dalla propria cerchia e sono attratti dall’idea di coinvolgere uomini eterosessuali a cui far superare un tabù. Max è un bel ragazzo, alto, bel fisico, eppure deve cedere il passo di fronte ad una delle richieste più frequenti dei suoi interlocutori: ‘ti travesti?’, ‘sei un trans?’ al primo posto nella classifica di gradimento dei maschi italiani che dimostrano una spiccata predilezione a ‘farlo strano’. ‘Mi travesto solo a Carnevale’ è la risposta del mio amico… e avanti un altro.