Medicina. Lavorare in team migliora la diagnosi

da Huffington Post del 07/07/2015 16:33 CEST

Quando i medici lavorano in coppia o in team, aumentano l’accuratezza della diagnosi e migliorano le decisioni terapeutiche. Due cervelli sarebbero meglio di uno quando si tratta di casi difficili, diagnosi precedentemente sbagliate e sintomi inspiegabili. Casi rari?

Tutt’altro, basti pensare che nonostante le qualità della sanità Usa per un americano su 20 vengono presi “fischi per fiaschi” con un corollario di terapie inadatte e rischi di veder peggiorare lo stato di salute a causa delle vere patologie non diagnosticate.

Alcuni ricercatori tedeschi hanno fatto presente la cosa in una lettera a JAMA: a 88 studenti del quarto anno sono stati presentati dei casi clinici simulati ed è stato chiesto loto di decidere velocemente alcuni esami ordinati in una lista di 30 e selezionare una diagnosi da una lista di 20 possibili indicando da 1 a 10 la fiducia che avevano nella propria ipotesi. 28 studenti lavoravano da soli e gli altri 60 erano stati accoppiati.

Le coppie hanno impiegato 2 minuti in più a prendere una decisionale, ma la diagnosi era più spesso esatta (nel 68% dei casi rispetto al 50% di quelli che erano stati lasciati da soli). La collaborazione ha permesso un miglior ragionamento e la correzione degli errori di valutazione.

Insomma la ricerca di una diagnosi può e deve contemplare uno sforzo corale che prevede il coinvolgimento di più soggetti. Problema marginale? Tutt’altro se pensiamo che altre 12 milioni di americani ricevono ogni anno una diagnosi errata. In oncologia 1 caso di cancro su 70 non è identificato o trattato correttamente. Su 1.300.000 biopsie etichettate come “cancro” ben 6.000 si sono rivelati “falsi positivi”.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*