
Una cosa per volta è meglio, con il multitasking 40% di produttività in meno
Fare più cose nello stesso momento vi fa sentire produttivi ed efficienti? Sbagliato, in realtà sono più i limiti che i vantaggi. La nuova parola d’ordine è: una cosa per volta perché la contemporaneità e la velocità di esecuzione si traducono, alla lunga, in una costosa inefficienza.
Per gli scettici basti guardare alle principali cause di incidente stradale: distrazione mentre si parla al telefono, si digitano sms, si cerca qualcosa nella borsa, si mangia o si beve, magari insieme a velocità sostenuta, omettendo di prestare attenzione alla strada. I giovanissimi sono particolarmente a rischio: una statistica americana ha rivelato che un adolescente su 5 finisce al pronto soccorso perché usa il cellulare mentre guida. E il fenomeno è nato proprio con l’avvento dei dispositivi elettronici che danno una illusoria sensazione di efficienza e ci inonda di ondate di adrenalina. Il che, alla lunga, proprio bene non fa: il National Institute for Occupational Safety and Health americano ha sottolineato come essere costantemente occupati su più fronti abbia risvolti negativi sulla salute come mal di testa, disturbi gastrici e del sonno, ma predisponga anche ad un maggior rischio di malattie cardiache e depressione.
Effetti sulla salute e sul portafoglio, stimati dall’azienda di consulenza Basex che ha calcolato come saltellare da un lavoro all’altro e subire le continue interruzioni di email e messaggi costi complessivamente 650 miliardi di dollari.
Cosa succede quando ci dedichiamo a più compiti contemporaneamente lo ha spiegato il professor Earl Miller, docente di Neuroscienze al MIT (Massachusetts Institute of Technology): “mentre pensiamo di fare più cose, in realtà costringiamo il cervello a passare continuamente da un compito all’altro. Uno sforzo cognitivo continuo che alla lunga si paga in termini di stress, ansia e affaticamento mentale. in uno studio pubblicato qualche anno fa sul Journal of Experimental Psychology due gruppi di studenti erano chiamati a risolvere un complesso compito matematico che alcuni potevano svolgere in pace e altri dovevano compiere distratti da interruzioni. Il risultato era un rallentamento del 40% nello svolgimento dell’esercizio rispetto al gruppo dei concentrati. E a farne le spese è anche l’intelligenza stando a quanto sostiene il professor Glenn Wilson, psichiatra alla London University che ha osservato come i multitasker sotto pressione vedano abbassare il proprio QI anche di 10 punti.
Inoltre nella testa si sviluppa una specie di ‘rumore di fondo’ che mina l’attenzione e quindi la qualità delle nostre prestazioni. Uno studio dell’Università dello Utah ha calcolato che il multitasking comporta una perdita di produttività di circa il 40%, dato confermato anche dai colleghi dell’ateneo di San Francisco. Peggio, essere continuamente connessi e concentrati su mille cose farebbe ingrassare. Come? Mangiare davanti al pc sposterebbe l’attenzione dal cibo, distraendo da odori e sapori che contribuiscono al senso di sazietà e spingendoci a mangiare di più prima di sentirci soddisfatti. Per sapere cosa e quanto si sta mangiando, quindi, occorre prestare attenzione.
Quando facciamo una cosa alla volta usiamo entrambi i lobi frontali, aumentiamo le capacità decisionali e lasciamo lavorare efficacemente la corteccia pre-frontale, la zona che organizza i compiti, dà loro una priorità e li distribuisce alle rispettive aree.
Ora provate a scrivere un SMS mentre fate un discorso ad una platea: praticamente impossibile giacché per parlare e scrivere si attiva la stessa area. Mentre siamo capaci di compiere una azione operativa se nel frattempo facciamo una cosa automatica come parlare al telefono mentre guidiamo. Anche se costringiamo il cervello a quello che gli esperti chiamano ‘attention switching’ ossia dedicare attenzione ad un compito balzando subito dopo all’altro e consumando una grande quantità di ‘memoria di lavoro’ quella che richiama le informazioni che ci servono al momento.
E se l’idea di avere una memoria peggiore o di perdere in produttività non è abbastanza convincente, beh, chi fa troppe cose insieme ha una peggiore vita di coppia e rischia un rapporto più conflittuale con il partner, che, almeno alla sera, vorrebbe godere della vostra attenzione, esclusiva.